“Isa è un guerriero e dei guerrieri antichi, del resto, dei cavalieri erranti, senza macchia e senza paura, questo ragazzo che corre per la savana e per le foreste sudafricane, ha tutte le caratteristiche riportate dalla tradizione”. (Antonio Faeti)
Isa è però anche un “trovato”, un orzowei. Abbandonato nella foresta da bambino e allevato da una tribù Bantu, dalla quale non viene accettato e che non ha nessuna intenzione di permettergli di superare la Grande Prova che rappresenta l’ingresso all’età adulta. Orzowei avrà il duro compito di farsi accettare dagli altri.
Chi non ha visto o sentito parlare della trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” che, dal 1959 al 1968, ha insegnato a scrivere e a leggere ad almeno un milione di italiani? E quel signore alto e garbato così bravo a disegnare coi gessetti alla lavagna? Tutti lo ricordano e conoscono: il maestro Manzi. In realtà Alberto Manzi (Roma 1924 – Pitigliano 1997) è stato molto di più di quanto non si sappia: è stato sì maestro in televisione e in radio, sceneggiatore e regista, ma anche maestro in carcere e per quasi 40 anni nella scuola, maestro tra indios e campesinos analfabeti del Sud America e maestro di italiano per gli extracomunitari (“Insieme”, 1992); scrittore di grande successo in particolare di meravigliosi libri per bambini e ragazzi tra cui Orzowei, Grogh, Testa Rossa, Tupiriglio, molti dei quali tradotti in tantissime lingue; fu anche traduttore e divulgatore scientifico e sindaco di Pitigliano (Grosseto).
“Il bello di questo spettacolo – afferma Gianluca Vincenzetti – è che seppur il romanzo sia stato scritto nel 1955, risulta essere ancora attuale, avventuroso e portavoce di tematiche importanti ed educative, come il valore della diversità. La chiave di lettura con cui abbiamo affrontato il romanzo è stata quella di rimanere fedeli al testo nei suoi aspetti spettacolari e suggestivi. Abbiamo ricreato la nostra Africa, attraverso la magia delle luci e l’utilizzo di pupazzi, rendendo lo spettacolo adatto a un pubblico di giovanissimi. Novità, la presenza di Richard Yaw Quarcoo, originario del Ghana, come voce narrante”.